Le persone non
muoiono, restano incantate
João Guimarães Rosa
"C'è qui un cieco
dalla fronte / grande e bianca come una nuvola. / E tutti noi
suonatori, dal più grande al più umile, / scrittori di musica e
narratori di storie, / sediamo ai suoi piedi, / e lo ascoltiamo
cantare della caduta di Troia"
Edgar Lee Masters
Per Giuseppe
(dedicata a Lia e
Giacomo)
Parola e voce
sogno d'un viaggio:
triste è ora il teatro
del mondo
pieno soltanto di tutta
la pena per la lettera stracciata,
il canto interrotto,
il ricordo da intrecciare
per sempre custodito
nel fondo del mare.
Com'è difficile perdonare
la vita se calpesta ignara
persino i suoi figli più belli
com'è difficile da immaginare
la vita se spezza improvvisa
le mani più degne
com'è difficile amare
la vita se travolge distratta
gli sguardi più dolci.
Eppure correvi a zig zag
viaggiavi verso l'isola del tesoro
inseguivi la tua Moby Dick…
dovevi scappare, non
ti dovevi fermare, non c'è
nulla per cui vale la pena aspettare.
No, non è vero:
rimane il raccontare
la storia d'una vita
per sempre abbracciata
alla sua luminosa
primavera.
Stefano Vitale
11 aprile 2004
(dal sito ècole)
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