Sulla Ballata Andersen novembre 2004 di Walter Fochesato |
"Dedicarci
all'amore", "canteremo l'amore" per ognuno dei dodici
mesi i versi finali conoscono questo leitmotiv
al quale aggiungono
a mo' di serena, consapevole conclusione, frasi quali: "non avere
padroni", "conteremo le stelle", "rincorrendo le
fate", "sferzando ogni paura", "fischiettando tra
i denti". Piace, colpisce e commuove questo ribadito e forte
amore per la vita, dove le grandi scelte ideali e forse l'utopia si
danno la mano con i piccoli gesti della quotidianità e degli affetti.
Parlo di una piccola raccolta di versi che le Nuove Edizioni Romane
hanno pubblicato in ricordo di Giuseppe Pontremoli. Si tratta di Ballata
per tutto l'anno e altri canti (pp. 70, euro 14) con sublimi
illustrazioni di Octavia Monaco. Libro prezioso per cura editoriale e
veste tipografica che comprende altresì più di venti poesie
provenienti dalla raccolta Rabbia Birabbia che Gabriella
Armando pubblicò nel 1991 con notevoli bianchi e neri di Franco
Matticchio. Un giorno si arrabbiò anche
con la sua rabbia e
senza alcun rimorso la
chiuse in una gabbia, però
ne tenne un mucchio che
mise in certe buste per
fame largo uso contro le cose ingiuste.
Così
terminava il testo che dava origine alla raccolta e lo cito per due
motivi. Da un lato ben stabilisce il percorso e le intenzioni del suo
autore: uno spirito che vorrei definire rodariano, capace cioè di
saldare insieme l'invenzione e il gioco con l'invito alla riflessione
e all'impegno; dall'altro perché giusto a febbraio o a marzo l'avevo
letta in classe ai miei alunni. (Penso che anche Giuseppe avesse il
brutto vizio di far imparare ai suoi alunni le poesie a memoria).
Adesso che ci penso, era una delle cose che avrei voluto chiedergli.
Quando, pochi giorni prima della scorsa Fiera di Bologna, mi telefonò
Vivian Lamarque per avere conferma della notizia, inaspettata e
dolorosa, mi venne in mente proprio questo ed altre domande senza
risposta mi occuparono la mente. Ecco avrei voluto sapere da lui tante
piccole cose sul suo far scuola e sul suo leggere e scegliere libri.
Anche perché avevo appena terminato la lettura del suo Elogio
delle azioni spregevoli. In genere ci si vedeva a Bologna, come
con tanti altri amici: un saluto allo stand, un incontro fortuito per
saloni o corridoi, due chiacchiere sempre un po' risentite (per i
tempi che viviamo). C'è stata poi qualche rada telefonata e in certi momenti
qualche scambio di lettere, come quando -
con amabile intelligenza
- ci sfidò dumasianamente a duello perché in una tavola rotonda sui
classici Emy Beseghi, Denti, Rotondo e il sottoscritto
"osarono" dimenticarsi di citare l'amatissima Isola del
tesoro a cui, fra l'altro, dedicò Senza fine, una
bellissima composizione.
E torno allora alla Ballata
che mima con
sapienza leggera e rattenuta eleganza ritmi antichi, senza indulgere
in autocompiacimenti ma riuscendo sempre a parlare al cuore e alle
menti del piccolo o grande lettore. Accennavo prima alle illustrazioni
di Octavia Monaco che qui, soprattutto nelle tavole per i mesi
dell'anno, si conferma grande e accorata voce dell' illustrazione. Il
suo è un sapiente ma affabile concerto di segni e colori dove con
naturale felicità e con ragionata freschezza si fondono insieme echi
figurativi fra i più diversi citati e ricreati con assoluta libertà. Novembre Nel
mese dell'autunno col
vino più maturo ci
prenderem per mano e
guarderemo i campi vogliamo
con gli sguardi forra
la terra dura dedicarci
all'amore e
non aver rimpianti. |