Modesta proposta per una "Giornata della non lettura" (e una Valigia 364) rubrica Leggere negli anni verdi école |
Annuncio
solennemente che domani sarà domenica, sarà il 17 di maggio e
sarà un giorno in cui non entrerò in alcuna libreria, non leggerò
libri, non ne regalerò, né fornirò consigli di letture.
Altrettanto solennemente annuncio che ieri era domenica, era il 17
di maggio ed è stato un giorno in cui non sono entrato in alcuna
libreria, non ho letto libri, non ne ho regalati, né ho fornito
consigli di letture. E questo non già perché domani e ieri le
librerie siano e siano state chiuse; anzi, saranno e sono state
aperte quasi tutte. Domani
e ieri - un po' spocchiosamente, lo ammetto, ma la causa mi sembra
nobile - mi dedicherò e mi sono dedicato a nient'altro che al
ricordo di una frase di Romano Bilenchi e di una pagina di Alice
nel paese delle meraviglie. (Aggiungerò, in parentesi, e un
po' pomposamente, che chi volesse tacciarmi di snobismo ha facoltà
di farlo: io replicherò pronunciando ad alta voce la pagina di Alice
e la frase di Bilenchi. ) E
adesso devo dire anche che domani e ieri sarà ed è stata proprio
una bella giornata, molto viva. Infatti quello a cui mi dedicherò
e mi Il
fatto è che domenica 17 maggio è la "Giornata del
libro" e se è vero che non c'è madre che non si commuova
per i fiori o i cioccolatini o la cornicètta in occasione della
"Festa della mamma" è altrettanto vero che ogni madre
accetterebbe con entusiasmo di essere trascurata per un giorno e
coperta di attenzioni nei rimanenti 364. Intendo dire insomma che,
essendo anche per me la lettura il maggiore divertimento della
vita, posso accettare senza troppa sofferenza di trascorrere un
giorno di non-lettura - a patto, beninteso, che non mi si tocchino
gli altri. Vorrei
però non esser frainteso: non ho nulla contro le iniziative di
promozione dei libri e della lettura, anche se mi sembra opportuno
evidenziare quanto incauto sia intraprenderne con l'imbarazzante
collaborazione dei villosi trafficanti della Nestlè. E
però io scrivo oggi, che appunto non è domenica 17 maggio, e
quando questa puntata della rubrica sarà resa pubblica la
"Giornata del libro" sarà lontana almeno un mese, e
questo mi consente, sventolando le bandiere di Bilenchi e di
Carroll, di rafficare consigli di letture. Essendo anche il
periodo che precede le vacanze estive, sentenzierò così: non
mettete un libro in valigia, mettetecene tanti, magari 364. Ci si
procuri una valigia sufficientemente Valigia, e ognuno se la
riempia con i libri che vuole. Da
parte mia ne suggerirò solo alcuni, pochi, ma proprio
irrinunciabili. Nella
stessa collana è uscito anche, già segnalato nella scorsa
puntata della rubrica, L'albero dei desideri, dell'immenso
William Faulkner. Stessa collana anche per Sognando Bataan
di Jerome Charyn: una storia di formazione molto bella, anch'essa
carica di pietas e della forza del proprio sentire. Una storia che
si conclude con Jack Oalton, il protagonista undicenne che sognava
di fare il soldato e raggiungere l'isola in cui il padre è morto
combattendo i giapponesi, che pronuncia il discorso di chiusura
dell'anno scolastico decidendo di lasciare perdere tutti gli
impulsi patriottici e le considerazioni su cosa Naturalmente,
nell'ormai famosa Valigia, non dovranno mancare almeno tre
capolavori calibro 364: Ci sono bambini a zigzag di David
Grossman (Mondadori, ora anche negli Oscar), Il vento nei salici
di Kenneth Grahame (Ed. C'era una volta), e Una meraviglia
dipinta da Lisbeth Zwerger, L'arca di Noè (Nord-Sud
Edizioni). E buona Giornata a tutti. Naturalmente,
nell'ormai famosa Valigia, non dovranno mancare almeno tre
capolavori calibro 364: Ci sono bambini a zigzag di Oavid Grossman
(Mondadori, ora anche negli Oscar), Il vento nei salid di Kenneth
Grahame (Ed. C'era una volta), e una meraviglia dipinta da lisbeth
Zwerger, L'arca di Noè (Nord-Sud Edizioni). E buona Giornata a
tutti. . |