Anticamera magica rubrica Leggere negli anni verdi école aprile 2000 |
Naturalmente
c'è voluto del tempo, ma poi è successo che un editore italiano
lo abbia pubblicato. (Il flauto magico, intendo.) Chi
voglia farsi travolgere da qualche valanga di benevolenza si
accomodi, e facendo boccuccia dica pure che i frutti delicati e
energeticamente potenti hanno bisogno di tempo e mille e una
attenzioni per maturare e rifulgere poi in tutto il loro
splendore. Ma non è così. C'è voluto del tempo, e parecchio,
solo perché ci sono fasi in cui prevalgono cecità e sordità.
Infatti questa meraviglia che ora ho qui davanti agli occhi e
dietro le orecchie e davanti e dietro e sopra e sotto e dentro gli
occhi e le orecchie della mente non è nata oggi, anche se la casa So
bene che né Mozart né Schikaneder hanno composto Il flauto
magico per i bambini. Scriveva - e io sottoscrivo
incondizionatamente - Massimo Mila: "Con tutti i luoghi
comuni che circolano sull'eterna fanciullezza del genio di Mozart,
parrebbe che la sua opera debba essere particolarmente adatta ai
bambini. Ma - a parte che non siamo sicuri se i bambini gradiscano
chi si rivolge a loro con un linguaggio da bambini - resta da
vedere se la semplicità mozartiana sia tanto facile da intendere,
o non costituisca soltanto un'istanza superficiale, una
provvisoria sala d'aspetto da cui accedere al nucleo
dell'invenzione artistica. (...) L'apparenza fiabesca del Flauto
magico è un'anticamera. Al di là, la musica schiude la fuga di
camere d'un appartamento enorme, le sale d'una reggia, le cappelle
d'un tempio, in una prospettiva sconfinata. (...) Dietro il velame
dei suoi canti, non strani, anzi semplicissimi, e appunto per
questo difficilissimi, c'è un mondo. Per penetrarvi, il bambino
(ma anche l'adulto) ha bisogno d'essere guidato". Questo
però non significa che il Flauto magico debba essere precluso ai
bambini. Anzi. È come per l'aria, il sole, la terra, il cielo, il
vento, il mare. |